Percorso psicologico per imparare a riconoscere le cause e ad affrontare i sintomi della fame nervosa. 6-13-18-27 OTTOBRE - 20.30
Stoccolma e altre sindromi |
Gli incontri verranno tenuti dalla dott.ssa Caterina Diani presso la sede di Indipendenze in Via Polveriera Vecchia, 13 - dalle 20.30 alle 22.00. Il costo totale dell’intero percorso è di 100 euro. Per prenotazioni e informazioni rivolgersi al numero: 3319404747 indipendenze.verona@gmail.com |
"Il principale pericolo dello schermo […] non sta tanto in quello che esso fa fare quanto in quello che impedisce di fare: i discorsi, i giochi,
le festività e le discussioni familiari attraverso le quali avviene gran parte dell’apprendimento del bambino e si forma il suo carattere"
Winn Marie
le festività e le discussioni familiari attraverso le quali avviene gran parte dell’apprendimento del bambino e si forma il suo carattere"
Winn Marie
Televisione, computer, videogiochi, telefoni cellulari sono entrati progressivamente a far parte delle nostre vite. Sempre più precocemente bambini e ragazzi manifestano il loro interesse per la tecnologia nelle sue varie forme. Se da un lato le nuove generazioni si caratterizzano per la grande velocità con cui apprendono ad utilizzare tali dispositivi, divenendo molto più abili degli adulti, d’altro canto finiscono spesso col “cercare rifugio” nella tecnologia.
Le relazioni interpersonali risentono particolarmente delle “amicizie virtuali” favorite dalla diffusione dei social network, tuttavia importanti conseguenze sono riscontrabili anche in termini di difficoltà di attenzione e di concentrazione, influenzando negativamente il rendimento scolastico.
Le incredibili opportunità di informazione e comunicazione che offrono le nuove tecnologie non dovrebbero essere tuttavia sacrificate per paura di incorrere in questi fenomeni. È necessaria invece una comprensione delle potenzialità e dei rischi di queste nuove tecnologie, per un uso più consapevole.
Il Centro di psicologia Crisalide, all’interno del progetto Indipendenze, propone una serata informativa sul rapporto giovani e nuove tecnologie.
L’incontro è gratuito e rivolto a genitori ed insegnanti. Durante la serata verranno presentati anche i nostri percorsi per bambini e ragazzi su questo tema.
Le relazioni interpersonali risentono particolarmente delle “amicizie virtuali” favorite dalla diffusione dei social network, tuttavia importanti conseguenze sono riscontrabili anche in termini di difficoltà di attenzione e di concentrazione, influenzando negativamente il rendimento scolastico.
Le incredibili opportunità di informazione e comunicazione che offrono le nuove tecnologie non dovrebbero essere tuttavia sacrificate per paura di incorrere in questi fenomeni. È necessaria invece una comprensione delle potenzialità e dei rischi di queste nuove tecnologie, per un uso più consapevole.
Il Centro di psicologia Crisalide, all’interno del progetto Indipendenze, propone una serata informativa sul rapporto giovani e nuove tecnologie.
L’incontro è gratuito e rivolto a genitori ed insegnanti. Durante la serata verranno presentati anche i nostri percorsi per bambini e ragazzi su questo tema.
Il dott. Riccardo Lorenzon condurrà la formazione:
Psicoterapia costruttivista e meditazione buddista
Sabato 7 novembre 2015, dalle 9,30 alle 13 a Verona
presso il Centro di Psicologia Crisalide
L’approccio meditativo buddista e l’approccio psicoterapeutico vengono visti come differenti rispetto a SCOPI, AREE DI ESPERIENZA, e TECNICHE (Russell,1986). Secondo Han De wit, professore al Dipartimento di Psicologia Teoretica dell'Università di Vrije, i concetti della psicoterapia sono infatti enunciati nel linguaggio della tradizione scientifica, mentre i concetti di meditazione sono espressi nel linguaggio della tradizione contemplativa. Eppure alcuni approcci psicoterapici, il Costruttivismo in particolare, condividono con il Buddismo, nei loro presupposti fondamentali, alcune considerazioni in comune; quali quali l’idea che il mondo in cui viviamo non è li fuori, indipendente dall'osservatore e che la sua conoscenza non è diretta, ma una sua interpretazione. Ogni persona costruisce il proprio mondo sulla base di precedenti esperienze, in un dato contesto e con lo scopo di anticipare al meglio gli eventi futuri al servizio di una pragmatica convenienza.
Attingendo alla propria pluriennale esperienza meditativa e alla sua formazione psicoterapeutica, l’autore ci parlerà dell'importanza di esplorare le complicate ma eccitanti relazioni fra terapia, meditazione e salute. Egli suggerisce, all'interno di questo momento formativo esperienziale, l’ipotesi che la meditazione possa essere uno strumento potenzialmente utile nel setting terapeutico, ma prima ancora come percorso per la crescita professionale e personale del terapeuta.
QUANDO? Sabato 7 novembre mattina dalle 9,30 alle 13 circa
DOVE? Presso il Centro di psicologia Crisalide, via Polveriera Vecchia 13, Verona
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, ma dato il numero limitato di posti è necessaria la prenotazione telefonando al 345 3757946 oppure inviando un’email a indipendenze.verona@gmail.com

Il dott. Riccardo Lorenzon è medico, pediatra e anestesista, counsellor, insegnante di Yoga e psicoterapeuta in formazione presso l'Insititue of Constructivist Psychology di Padova. Inizia da adolescente la pratica dello yoga e di li a pochi mesi incontra il primo maestro di meditazione buddista nella tradizione thailandese. Seguiranno altri incontri con maestri delle varie tradizioni buddiste e non (zen, buddismo birmano, sufismo, induismo, cristiana ortodossa, ecc) fino all'incontro fondamentale nel 1977 con la tradizione tibetana che segue da quasi quarant'anni sotto la guida di alcuni dei maestri piu importanti e qualificati. Ha svolto molti ritiri in gruppo e soprattutto solitari, alcuni dei quali anche lunghi. Attualmente insegna meditazione e KumNye Yoga da oltre venti anni con la guida e l'autorizzazione dei suoi maestri, con particolare enfasi allo sviluppo di una pratica quotidiana utile nella vita di tutti i giorni.
Il dott. Riccardo Lorenzon è medico, pediatra e anestesista, counsellor, insegnante di Yoga e psicoterapeuta in formazione presso l'Insititue of Constructivist Psychology di Padova. Inizia da adolescente la pratica dello yoga e di li a pochi mesi incontra il primo maestro di meditazione buddista nella tradizione thailandese. Seguiranno altri incontri con maestri delle varie tradizioni buddiste e non (zen, buddismo birmano, sufismo, induismo, cristiana ortodossa, ecc) fino all'incontro fondamentale nel 1977 con la tradizione tibetana che segue da quasi quarant'anni sotto la guida di alcuni dei maestri piu importanti e qualificati. Ha svolto molti ritiri in gruppo e soprattutto solitari, alcuni dei quali anche lunghi. Attualmente insegna meditazione e KumNye Yoga da oltre venti anni con la guida e l'autorizzazione dei suoi maestri, con particolare enfasi allo sviluppo di una pratica quotidiana utile nella vita di tutti i giorni.
In collaborazione con l'Institute of Constructivist Psychology, Scuola di Psicoterapia Costruttivista Padova
SERATA DI FORMAZIONE E CONFRONTO.
Giovedì 15 ottobre dalle 20,30 alle 22,30
Presso lo studio psicologico “CRISALIDE”
Via Polveriera Vecchia, 13 - Verona
In che senso l’alimentazione può essere considerata una dipendenza?
Qual è il legame tra emozioni e alimentazione?
Quali sono i meccanismi fisiologici e psicologici che regolano la fame?
Cosa si intende per fame nervosa e come la si può controllare?
Quali sono i principali ostacoli al mantenimento della “dieta”?
Qual è il legame tra emozioni e alimentazione?
Quali sono i meccanismi fisiologici e psicologici che regolano la fame?
Cosa si intende per fame nervosa e come la si può controllare?
Quali sono i principali ostacoli al mantenimento della “dieta”?
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Corso di formazione ECM, APERTO A TUTTI - ingresso gratuito
8 incontri di formazione, a partire dal prossimo ottobre, in cui operatori "esperti" del settore affronteranno su base scientifica, ma con un linguaggio accessibile, l'importante e spesso drammatico problema delle dipendenze nelle sue comuni manifestazioni. Grande importanza verrà data ai percorsi terapeutici possibili e disponibili sul territorio. |
Il fenomeno delle dipendenze è un fenomeno complesso, in stretta relazione – oltre che alle scelte individuali – con tutta una serie di fattori di ordine sanitario, culturale, sociale, educativo e legale. La tipologia dei consumatori è sempre più diversificata, coinvolgendo sia i giovanissimi che le persone adulte. Sono sempre più diversificati anche i comportamenti e le nuove modalità di consumo sia delle sostanze “storiche” che di nuove sostanze. Tale complessità rischia di disorientare sanitari ed educatori, lasciando un pericoloso spazio a slogan sbrigativi, interventi salvifici senza basi scientifiche o ad una cupa rassegnazione, dove invece ci dovrebbero essere competenza, esperienza e percorsi validati, pur nella complessità della problematica.
Il corso è organizzato dal Servizio di Medicina delle Dipendenze - AOUI Verona.
Il corso è organizzato dal Servizio di Medicina delle Dipendenze - AOUI Verona.
A CHI È RIVOLTO? A tutta la cittadinanza: genitori, familiari, insegnanti, operatori e professionisti, chi vuole imparare qualcosa di più sulle dipendenze patologiche, conoscere i servizi e le opportunità sul territorio e confrontarsi con chi lavora nel settore.
Previa ISCRIZIONE fino al raggiungimento del numero massimo. Sono previsti 11 crediti ECM.
Previa ISCRIZIONE fino al raggiungimento del numero massimo. Sono previsti 11 crediti ECM.
QUANDO? 1, 8, 23, 27 ottobre - 3, 9, 18, 24 novembre 2015 dalle 17,30 alle 20,00
DOVE? Aula Convegni Centro Marani, Via San Camillo De Lellis Verona, AOUI Verona
Incontro di formazione per psicologi e medici su un fenomeno poco conosciuto.
Relatore: dott. Thomas Zandonai.
Giovedì 16 luglio 2015 ore 20:30
Da un lato lo sport è un'attività da incentivare perché contribuisce in maniera rilevante al benessere psicofisico, anche in caso di psicopatologie. Numerosi studi dimostrano infatti che l’attività fisica migliora il benessere psicologico, riduce l’ansia e promuove una sana regolazione del sonno. L’evidenza dei test clinici dimostra che l’esercizio può essere utile per curare la depressione e, nelle persone più anziane, può contribuire a ridurre il rischio di demenza.
D'altro canto, il mondo dello sport, anche amatoriale, è sempre più insidiato dal fenomeno del doping, la cui vasta diffusione è da ricercarsi nelle trasformazioni sociali, negli enormi interessi economici coinvolti, nella cultura dell’immagine, nel valore dell’ambizione che risuona nel concetto che per emergere e guadagnare si è disposti a qualsiasi compromesso o sotterfugio. |
Non solo gli atleti professionisti di vertice, ma anche quelli amatoriali, con una buona percentuale di ragazzi dalle medie inferiori in su che praticano sport anche a livello non agonistico, usano sostanze dopanti che spesso possono portare a vere e proprie dipendenze.
L’azione sanzionatoria esercitata dalle autorità sportive e giudiziarie (L’Italia è dotata di una legge che fa del doping un reato penale – 376 del 2000) non sembra fungere da deterrente visto il costante incremento del fenomeno.
Quale può essere il ruolo degli psicologi e dei medici nei confronti dei ragazzi che ne sono coinvolti o dei genitori che spesso arrivano a incentivarne l'uso?
Agire in modo preventivo, informando ed educando soprattutto i giovani sembra sia l’unica arma efficace che abbiamo. Ne parleremo durante la serata in cui si cercherà, grazie all’aiuto della letteratura scientifica, di illustrare, discutere e confrontarsi sulle strategie attuative efficaci per contrastare il fenomeno doping osservato un punto di vista biomedico, sociale e psicologico.
Quale può essere il ruolo degli psicologi e dei medici nei confronti dei ragazzi che ne sono coinvolti o dei genitori che spesso arrivano a incentivarne l'uso?
Agire in modo preventivo, informando ed educando soprattutto i giovani sembra sia l’unica arma efficace che abbiamo. Ne parleremo durante la serata in cui si cercherà, grazie all’aiuto della letteratura scientifica, di illustrare, discutere e confrontarsi sulle strategie attuative efficaci per contrastare il fenomeno doping osservato un punto di vista biomedico, sociale e psicologico.
L'incontro, promosso da INDIPENDENZE Verona, è gratuito e si terrà giovedì 16 luglio alle ore 20,30 presso lo studio Crisalide in via Polveriera Vecchia 13, Verona.
Il numero di posti è limitato per cui è necessaria la conferma (anche via SMS) al 3453757946, oppure al 3331097558 oppure via mail a indipendenze.verona@gmail.com
Il numero di posti è limitato per cui è necessaria la conferma (anche via SMS) al 3453757946, oppure al 3331097558 oppure via mail a indipendenze.verona@gmail.com
Thomas Zandonai è dottore di ricerca in Biomedicina Traslazionale (Bio14). In questo momento è titolare di un assegno di ricerca presso il Laboratorio di Neuropsicofarmacologia della Sezione di Farmacologia del Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità dell’Università degli Studi di Verona. E’ coordinatore scientifico di un progetto finanziato dall’Agenzia Mondiale Anti-doping (WADA) sugli effetti del tabacco senza fumo (nicotina) sulle performance sportive. E’ dottore Specialista in Scienze e Tecniche dello Sport ed esperto nel settore anti-doping. Ha tenuto un corso sul doping presso l’Università Santo Tomas in Cile e ha coordinato progetti di prevenzione e informazione a livello universitario, scolastico e in collaborazione con gli enti di promozione sportiva. |
Tra le varie dipendenze patologiche, quella dalla rete è cresciuta in modo esponenziale, seguendo lo stesso trend di diffusione di smartphone, tablet e personal computer. Tale diffusione, spesso favorita (almeno nei più giovani) dagli stessi genitori, ha portato fasce sempre crescenti di giovanissimi a forme di dipendenza semplicemente poco immaginabili solamente qualche anno fa. La dipendenza da Internet non riguarda naturalmente solo gli adolescenti; ne risultano affetti molti adulti, anche se con modalità nettamente differenti rispetto ai più giovani. La dipendenza dalla rete tende a svilupparsi secondo alcune tipologie piuttosto delineate: dipendenza da giochi on-line (d’azzardo e non), dipendenza da social network, dipendenza dalle chat, dai siti pornografici, dalle notizie/video e similari. Tale fenomeno ha colto impreparati i tradizionali sistemi di cura delle dipendenze patologiche che non stanno offrendo, se non in pochi e sperimentali modelli, proposte terapeutiche valide ed accettabili. Ma soprattutto disponibili in larga scala. Questo convegno nasce da persone attente alle problematiche educative ed ai fenomeni di dipendenza e vuole proporre alcuni possibili modelli di intervento su questo preoccupante fenomeno, ponendo un primo punto fermo: impariamo a riconoscere il fenomeno quando insorge.
Ingresso libero, aperto alla cittadinanza.
Crediti ECM
Ingresso libero, aperto alla cittadinanza.
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