Indipendenze Verona
+39 371 3230683
  • Home
  • Cosa ti porta qui?
  • Le dipendenze patologiche
    • Dipendenza con sostanza >
      • Nicotina / smettere di fumare
      • Cannabis
      • Cocaina
      • Alcol
      • Farmaci
      • Alimentazione incontrollata
      • Eroina
    • Dipendenza senza sostanza >
      • Gioco d'azzardo problematico
      • Dipendenza da schermi
      • Dipendenza affettiva
      • Altre dipendenze
    • La ricaduta
  • I nostri servizi
    • Percorsi individuali
    • Percorsi in gruppo
    • Programmi After Care
    • Neuropsicologia
    • Mindfulness
    • Famigliari
    • Formazione
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Dove siamo
  • La rete
  • Eventi
  • Blog
  • Chi si occupa di dipendenze a Verona
  • Aiutare ad essere d'aiuto

Benzodiazepine: quando un farmaco può creare dipendenza

2/4/2016

 
Forse non ti sarà capitato molto spesso di sentire una parola che suoni così ostica come benzodiazepine; eppure non è così difficile entrare in contatto con qualcosa che porti il suo nome.

Foto
Se per esempio ora iniziassimo ad usare il termine ansiolitico, o se li chiamassimo direttamente con i loro nomi commerciali (Tavor, Xanax, Valium, Lexotan, En, Minias), probabilmente inizieremmo a capirci: ma facciamo un po’ di chiarezza per evitare facili fraintendimenti.
Le benzodiazepine (BZD) sono una classe di farmaci che vengono generalmente prescritti per il trattamento a breve termine dell’ansia e dell’insonnia grave, soprattutto nei casi in cui l’intesità dei sintomi è tale da condizionare le abitudini della persona e le sue relazioni con gli altri.
Chi ci è già passato, anche solo per un breve periodo, sa benissimo quanto sia difficile portare avanti ogni giorno la propria vita con poche ore di sonno alle spalle o convivere con una forte ansia che non dà mai pace.

Insonnia Fight Club
Infatti, dopo aver provato qualche rimedio fai-da-te, non è un’esperienza così poco frequente quella di rivolgersi al proprio medico per farsi “prescrive qualcosa” che possa risolvere questi sintomi spiacevoli.
É in questi casi che, dopo aver valutato il quadro clinico e lo stato di salute, il tuo medico possa decidere di prescriverti un ansiolitico. Solitamente il trattamento dura dalle due alle cinque settimane, al quale segue una fase di scalaggio prima della completa sospensione del farmaco.

Per la loro rapidità d’azione e il limitato numero di effetti collaterali, le benzodiazepine hanno avuto un elevata diffusione sin dalla loro comparsa negli anni sessanta.
Un recente articolo pubblicato dalla Rivista Società Italiana di Medicina Generale mostra come questa classe di farmaci sia la più prescritta nei paesi occidentali: inoltre gli stessi autori richiamano il rapporto OSMED 2014 in cui si evidenzia come un italiano su dieci faccia uso di benzodiazepine, percentuale degli utilizzatori che sale al 25% nelle persone sopra i 65 anni.

Non sono certo numeri da poco e meritano una prima considerazione:
le benzodiazepine sono un farmaco efficace contro ansia e insonnia qualora si segua una corretta prescrizione medica. Se invece dovessimo assumerle in maniera incontrollata si ridurebbero via via gli effetti positivi e si rischierebbe di andare in contro a quello che il DSM V (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) chiama Disturbo da uso di sostanze.
Il trattamento medico con benzodiazepine è infatti di breve durata poiché si può sviluppare facilmente sia tolleranza (aumentato progressivo del dosaggio per avere lo stesso effetto) che dipendenza (ricorrere costantemente al farmaco per portare avanti la propria vita quotidiana).
Gli autori dell’articolo sopracitato indicano come il trend dell’utilizzo prolungato ad alte dosi di questi farmaci mostri un continuo, seppure leggero, incremento nel corso degli ultimi anni.
Dati che vengono confermati dallo stesso Dipartimento delle Politiche Antidroga che nell’ultima relazione annuale sottolinea inoltre l’aumento dell’uso di benzodiazepine - senza prescrizione medica e senza indicazioni da parte dei genitori - nei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Le ragioni di questo crescente utilizzo si possono far risalire alla facile reperibilità in casa di questi farmaci perché prescritti ad altri familiari e alla sempre maggiore possibilità di acquisto tramite internet.

Notiamo quindi come sia sottile la linea di confine tra il corretto uso delle benzodiazepine e il rischio di sviluppare una dipendenza più o meno grave: infatti gli studi scientifici raccomandano l’utilizzo di questo farmaco solo per un periodo molto limitato.
Diventa così sempre più necessario - come proposto da R.M. Julien in “Droghe e farmaci psicoattivi” - accompagnare la cura farmacologica con la consultazione e il supporto psicologico.


Indipendenze, in collaborazione con altri servizi sul territorio, offre percorsi di supporto psicologico alla disassuefazione, al mantenimento dell'astinenza e di prevenzione della ricaduta per persone che abusano o hanno dipendenza da farmaci.

    Team

    Siamo psicologi e psicoterapeuti con esperienza nel settore delle dipendenze, con la passione per lo studio, l'approfondimento e il trattamento di questo fenomeno.

    Categorie

    Tutto
    Adolescenza
    Anoressia
    Benzodiazepine
    Camminare
    Comunità
    CONNESSIONI
    Coronavirus
    COR-RELAZIONI AFFETTIVE
    Craving
    Dipendenza Affettiva
    Dipendenza Da Cibo
    Dipendenza Da Internet
    Dipendenze
    Facebook
    Famiglia E Dipendenze
    Farmaci
    Film
    Formazione Convegni Seminari
    Genitorialità E Dipendenze
    Gioco D'azzardo
    Hikikomori
    Indipendenze Modena
    Internet Addiction
    Mindfulness
    Neuropsicologia
    Psicoterapia
    Psicoterapia Di Gruppo
    Recensione Film
    Relazioni Afffettive
    Rilassamento
    Ritiro Sociale
    Smettere Di Fumare
    Tocatì
    Training Autogeno

    Feed RSS


Privacy Policy
Immagine
Foto
Foto
Via Polveriera Vecchia, 13 - 37134 Verona
Immagine
371 3230683
Immagine
info@indipendenze.com
© 2014 | Tutti i diritti sono riservati.
Immagine