DIPENDENZA DA SCHERMO
Televisione, computer, videogiochi, telefoni cellulari sono entrati progressivamente a far parte delle nostre vite. Se da un lato essi hanno potenziato incredibilmente le opportunità di comunicazione e di informazione, dall'altro, la
vita digitale può arrivare ad assorbire una quantità di tempo tale da
condizionare la vita reale e la sua complessità relazionale: si
possono così innescare meccanismi patologici che condizionano
pesantemente le relazioni sociali, la situazione finanziaria e la salute
mentale delle persone coinvolte.
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BAMBINI E ADOLESCENTI
Sempre più precocemente bambini e ragazzi manifestano il loro interesse per la tecnologia nelle sue varie forme e, soprattutto con l’ingresso alla scuola secondaria, tale attrazione per gli schermi sembra divenire “assorbente”, riducendo l’entusiasmo nell’intraprendere altre attività. Già in prima età scolare, i bambini trascorrono diverse ore al giorno davanti alla televisione, vorrebbero possedere un cellulare e scoprono la passione per i videogiochi. Se da un lato le nuove generazioni (nativi digitali) si caratterizzano per la grande velocità con cui apprendono ad utilizzare tali dispositivi, divenendo molto più abili degli adulti, d’altro canto finiscono col “cercare spesso rifugio” nella tecnologia.
I giovani sono più vulnerabili a questo tipo di dipendenza, che non risparmia comunque nemmeno gli adulti.
QUALI CONSEGUENZE
Una simile dipendenza si esprime principalmente attraverso un’esposizione ripetitiva e prolungata agli schermi che può interferire con le attività quotidiane della persona. Le relazioni interpersonali risentono particolarmente delle “amicizie virtuali” favorite dalla diffusione dei social network, tuttavia importanti conseguenze sono riscontrabili non solo a livello relazionale. Un’eccessiva esposizione agli schermi può tradursi anche in conseguenze di tipo cognitivo come difficoltà di concentrazione e di attenzione, influenzando negativamente il rendimento scolastico. Altre manifestazioni di disagio quali disturbi del sonno e alterazioni nelle abitudini alimentari rivelano come, in generale, lo stile di vita della persona possa subire importanti cambiamenti. E’ stato inoltre osservato un elevato rischio suicidario tra i giovani con dipendenza da internet, sintomo che esprime una sofferenza più profonda.
Sempre più precocemente bambini e ragazzi manifestano il loro interesse per la tecnologia nelle sue varie forme e, soprattutto con l’ingresso alla scuola secondaria, tale attrazione per gli schermi sembra divenire “assorbente”, riducendo l’entusiasmo nell’intraprendere altre attività. Già in prima età scolare, i bambini trascorrono diverse ore al giorno davanti alla televisione, vorrebbero possedere un cellulare e scoprono la passione per i videogiochi. Se da un lato le nuove generazioni (nativi digitali) si caratterizzano per la grande velocità con cui apprendono ad utilizzare tali dispositivi, divenendo molto più abili degli adulti, d’altro canto finiscono col “cercare spesso rifugio” nella tecnologia.
I giovani sono più vulnerabili a questo tipo di dipendenza, che non risparmia comunque nemmeno gli adulti.
QUALI CONSEGUENZE
Una simile dipendenza si esprime principalmente attraverso un’esposizione ripetitiva e prolungata agli schermi che può interferire con le attività quotidiane della persona. Le relazioni interpersonali risentono particolarmente delle “amicizie virtuali” favorite dalla diffusione dei social network, tuttavia importanti conseguenze sono riscontrabili non solo a livello relazionale. Un’eccessiva esposizione agli schermi può tradursi anche in conseguenze di tipo cognitivo come difficoltà di concentrazione e di attenzione, influenzando negativamente il rendimento scolastico. Altre manifestazioni di disagio quali disturbi del sonno e alterazioni nelle abitudini alimentari rivelano come, in generale, lo stile di vita della persona possa subire importanti cambiamenti. E’ stato inoltre osservato un elevato rischio suicidario tra i giovani con dipendenza da internet, sintomo che esprime una sofferenza più profonda.
HIKIKOMORI
Nei casi più estremi, tale dipendenza si esprime in una sindrome specifica chiamata “Hikikomori”. Si tratta di un fenomeno che ha avuto origine nella cultura giapponese circa 15 anni fa e di recente diffusione anche in Italia. I ragazzi “Hikikomori” stanno chiusi nella propria camera da letto anche per anni, non avendo alcun contatto con l’esterno se non attraverso internet. La porta della camera viene aperta solo per ricevere cibo e vestiti puliti. Nel provvedere alle necessità della persona che si “autoreclude”, la famiglia contribuisce inconsapevolmente a mantenere questo stile di vita. Una società che riversa aspettative troppo alte nell’individuo è stata identificata tra le principali cause del disagio che si esprime attraverso alcuni sintomi prevalenti: letargia, ansia, depressione, personalità evitante, fobia, agorafobia.
MODALITÀ DI INTERVENTO
Le dipendenze da schermo sono una problematica emergente, ancora poco studiata e riconosciuta. Ad oggi non sono annoverate tra le dipendenze dai manuali diagnostici in uso e sono pochi i servizi territoriali che se ne occupano.
La nostra équipe si sta formando su tale tematica per poter garantire un percorso terapeutico mirato a quanti manifestano questo tipo di disagio.
Proponiamo colloqui individuali con un professionista al fine di favorire un percorso terapeutico personalizzato, sensibile alle esigenze specifiche di ciascuna persona.
E’ previsto inoltre un percorso parallelo con i famigliari, considerati un’importante risorsa per aiutare la persona che manifesta il disagio. Il confronto con un professionista fornisce loro l’opportunità di apprendere come affrontare le difficoltà quotidiane incontrate in ambiente domestico.
La nostra équipe si sta formando su tale tematica per poter garantire un percorso terapeutico mirato a quanti manifestano questo tipo di disagio.
Proponiamo colloqui individuali con un professionista al fine di favorire un percorso terapeutico personalizzato, sensibile alle esigenze specifiche di ciascuna persona.
E’ previsto inoltre un percorso parallelo con i famigliari, considerati un’importante risorsa per aiutare la persona che manifesta il disagio. Il confronto con un professionista fornisce loro l’opportunità di apprendere come affrontare le difficoltà quotidiane incontrate in ambiente domestico.
EDUCAZIONE DIGITALE
Le incredibili opportunità di comunicazione che offre il web non dovrebbero essere sacrificate per paura di incorrere in questi fenomeni. È anzi necessaria una grande consapevolezza sulle potenzialità della rete e sui suoi rischi, affinchè si possa esprimere il suo vero impatto positivo sulla vita, lo studio, il lavoro e le relazioni.
Dal nostro punto di vista è importante che le agenzie educative sappiano trasmettere ai ragazzi questa consapevolezza sulle nuove tecnologie e che i genitori e gli insegnanti siano sufficientemente preparati per interagire in modo efficace con le nuove generazioni su questi argomenti.
Per questo motivo il team di INDIPENDENZE organizza interventi e progetti di educazione all'utilizzo delle nuove tecnologie digitali rivolti non solo ai ragazzi, ma anche alle famiglie e agli insegnanti.
Dal nostro punto di vista è importante che le agenzie educative sappiano trasmettere ai ragazzi questa consapevolezza sulle nuove tecnologie e che i genitori e gli insegnanti siano sufficientemente preparati per interagire in modo efficace con le nuove generazioni su questi argomenti.
Per questo motivo il team di INDIPENDENZE organizza interventi e progetti di educazione all'utilizzo delle nuove tecnologie digitali rivolti non solo ai ragazzi, ma anche alle famiglie e agli insegnanti.