GIOCO D'AZZARDO PROBLEMATICO
Ecco che in questo modo, oltre
"classici" come il poker, le scommesse sportive o le slot-machines,
vengono compresi nel “gioco d'azzardo” anche i vari Gratta e Vinci, il Lotto e
il SuperEnalotto, WinForLife ed altri giochi cui si può facilmente accedere in
qualsiasi tabaccheria e che rischiano di non venire considerati giochi
d'azzardo veri e propri.
Sulla base di queste considerazioni, risulta chiaro come tutti o quasi possano rientrare nella categoria del “giocatori”: si stima infatti che in Italia siano circa 30 milioni le persone ad aver giocato d’azzardo nell’ultimo anno, e circa un milione siano quelle a rischio di sviluppare una patologia, o che l’hanno già sviluppata.
Sulla base di queste considerazioni, risulta chiaro come tutti o quasi possano rientrare nella categoria del “giocatori”: si stima infatti che in Italia siano circa 30 milioni le persone ad aver giocato d’azzardo nell’ultimo anno, e circa un milione siano quelle a rischio di sviluppare una patologia, o che l’hanno già sviluppata.
Ma quindi chi è il GIOCATORE PATOLOGICO?
Se giocare 1 euro a settimana al
SuperEnalotto non può essere considerato gioco d'azzardo patologico,
il giocare cifre importanti, spesso superiori alle proprie disponibilità, può essere indice di un problema di
gioco d'azzardo. Senza entrare nel merito dei diversi test specifici utilizzati,
bastano poche semplici domande per
capire se il gioco d’azzardo può diventare un problema:
1. Ti è capitato di giocare per più tempo e/o più soldi di quanto avessi previsto?
2. Dopo aver perso, sei mai tornato il giorno dopo a giocare con l’intenzione di recuperare i soldi persi?
3. Hai mai dovuto mentire ai membri della tua famiglia, agli amici o ai colleghi, al terapeuta, o ad altri per nascondere il fatto che stavi giocando e le cifre da te spese?
Se ad almeno due di queste domande la risposta è “sì”, allora è probabile che il gioco d’azzardo per te non sia più solo un innocuo passatempo, ma anzi rischia di esser già diventato un problema serio da non sottovalutare!
1. Ti è capitato di giocare per più tempo e/o più soldi di quanto avessi previsto?
2. Dopo aver perso, sei mai tornato il giorno dopo a giocare con l’intenzione di recuperare i soldi persi?
3. Hai mai dovuto mentire ai membri della tua famiglia, agli amici o ai colleghi, al terapeuta, o ad altri per nascondere il fatto che stavi giocando e le cifre da te spese?
Se ad almeno due di queste domande la risposta è “sì”, allora è probabile che il gioco d’azzardo per te non sia più solo un innocuo passatempo, ma anzi rischia di esser già diventato un problema serio da non sottovalutare!
Conseguenze del gioco d'azzardo patologico
Il gioco d'azzardo patologico
(GAP), comunemente noto come “ludopatia”,
è una patologia riconosciuta dall'APA (Associazione Psichiatri
Americani) come tale sin dal 1980, ma solo in questi ultimi anni è stata presa
seriamente in considerazione, anche a causa dell’ esponenziale aumento del
numero di casi.
Il GAP ha un impatto molto forte non solo a livello economico, come concausa di impoverimento, difficoltà ad arrivare alla fine del mese, indebitamento con banche/finanziarie/privati, furti in casa o sul lavoro, vendita di oggetti personali ecc.. ma può avere importanti ripercussioni negative anche su altri ambiti della vita della persona:
Il GAP ha un impatto molto forte non solo a livello economico, come concausa di impoverimento, difficoltà ad arrivare alla fine del mese, indebitamento con banche/finanziarie/privati, furti in casa o sul lavoro, vendita di oggetti personali ecc.. ma può avere importanti ripercussioni negative anche su altri ambiti della vita della persona:
- Sul piano familiare/relazionale si può assistere ad un progressivo isolamento del giocatore all'interno del proprio contesto di vita quotidiana, in seguito alle continue bugie e richieste di denaro fino alla rottura vera e propria dei rapporti, sia con il partner e/o i figli, sia con amici e parenti
- Sul piano lavorativo, in termini di rendimento, assenze o sottrazione di denaro (con possibile licenziamento se viene scoperto)
- Sul piano sanitario con frequente irritabilità e nervosismo, difficoltà ad addormentarsi, disturbi durante il sonno e maggior ricorso alle cure del medico di base e/o a farmaci.
In genere chi ha problemi con il
gioco d’azzardo, ha già tentato varie volte di smettere da solo, talvolta
riuscendo anche a non giocare per qualche giorno, settimana o perfino mese,
trovandosi però ad un certo punto che, senza una apparente spiegazione, si è
tornati a giocare ancora più di prima.
Smettere di giocare da soli, infatti, è davvero molto difficile, e chiedere aiuto può servire per affrontare il problema prima che le conseguenze diventino ancora più disastrose di quanto già possano essere.
Smettere di giocare da soli, infatti, è davvero molto difficile, e chiedere aiuto può servire per affrontare il problema prima che le conseguenze diventino ancora più disastrose di quanto già possano essere.
Quale tipo di aiuto offre Indipendenze per questa problematica?
Generalmente quando il problema
emerge la situazione è già piuttosto grave, non solo dal punto di vista
economico, ma anche e soprattutto su quello relazionale, lavorativo e di
salute. Ecco perché è importante
intervenire il prima possibile su diversi fronti:
- Aiutare direttamente il giocatore ad affrontare la situazione di difficoltà, il vortice di eventi che gli stanno accadendo uno dietro l’altro e dal quale non sembra esserci via d’uscita
- Aiutare chi gli sta vicino (familiari, partner, amici, collaboratori..) ad affrontare al meglio il difficile momento che si sta vivendo, tra rabbia, sfiducia, emergenza economica e sensazione di impotenza
Indipendenze offre la possibilità di effettuare colloqui individuali con psicologi
formati specificatamente nell’ambito delle dipendenze patologiche e in
particolare del Gioco d’Azzardo Patologico, finalizzati alla definizione di un
percorso di allontanamento dal gioco e di ripresa in mano della propria vita.
A tale scopo sono previsti anche percorsi di gruppo, condotti da esperti di Gioco d’Azzardo Patologico e in cui, oltre alla presenza di un professionista, il confronto con altre persone con la medesima problematica offre un’occasione di riflessione e di discussione su un tema che, per il giocatore, ha rappresentato per diverso tempo una parte nascosta della propria vita, di cui non poter parlare con nessuno.
Indipendenze propone inoltre un momento d’incontro con i familiari del giocatore, per offrire un aiuto nel tentare di trovare una risposta alla domanda “che cosa devo fare?”, rispetto al proprio rapporto con il giocatore. Viene proposta inoltre la partecipazione ad un gruppo rivolto esclusivamente ai familiari, dove il confronto con altre persone nella stessa situazione può diventare fonte di supporto e di aiuto, oltre che occasione diversa per esprimere il proprio naturale malessere.
A tale scopo sono previsti anche percorsi di gruppo, condotti da esperti di Gioco d’Azzardo Patologico e in cui, oltre alla presenza di un professionista, il confronto con altre persone con la medesima problematica offre un’occasione di riflessione e di discussione su un tema che, per il giocatore, ha rappresentato per diverso tempo una parte nascosta della propria vita, di cui non poter parlare con nessuno.
Indipendenze propone inoltre un momento d’incontro con i familiari del giocatore, per offrire un aiuto nel tentare di trovare una risposta alla domanda “che cosa devo fare?”, rispetto al proprio rapporto con il giocatore. Viene proposta inoltre la partecipazione ad un gruppo rivolto esclusivamente ai familiari, dove il confronto con altre persone nella stessa situazione può diventare fonte di supporto e di aiuto, oltre che occasione diversa per esprimere il proprio naturale malessere.